Esistono numerosi falsi miti riguardo i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Questo articolo serve a chiarire alcuni dei falsi miti sui DCA e a fornire alcuni spunti per aiutare efficacemente chi soffre di queste malattie.

1) Per guarire è sufficiente la forza di volontà

La forza di volontà è necessaria ma NON è sufficiente. Continuare a dire che ” basta solo un po’ di forza di volontà” non fa altro che aumentare i sensi di colpa e la disperazione in chi non sta bene. Inoltre questo ritarda la richiesta di aiuto ai professionisti. Per quale motivo? I DCA sono definiti come egosintonici, ciò significa che le persone che presentano tali sintomi non si riconoscono come malate, ma trovano nel controllo del cibo e del corpo una sorta di soluzione ai propri problemi, sentendosi forti e sicuri al punto tale da credere di potercela fare da soli.
Questo comporta in molti casi a riuscire a chiedere aiuto solo quando la situazione è degenerata.

2) I disturbi alimentari riguardano solo le donne

Questa è una credenza molto diffusa. Il rapporto tra femmine e maschi è di circa 9 a 1, ma il numero dei maschi sta aumentando soprattutto in età adolescenziale e pre-adolescenziale.

3) Non si può avere più di un Disturbo Alimentare

Nella stessa persona possono essere presenti più disturbi alimentari oppure la stessa persona può presentare disturbi alimentari diversi in momenti diversi di vita.

4) Chi soffre di un Disturbo Alimentare è in grave sottopeso o in grave sovrappeso

I disturbi alimentari sono malattie mentali e come tali devono essere prese in cura, a prescindere dal peso corporeo. Non sono patologie riguardanti unicamente cibo, peso corporeo e corpo.
Le variazioni di peso sono solo una conseguenza dello sviluppo di un DCA.
Focalizzarsi solo sulle variazioni di peso corporeo è riduttivo e profondamente errato.
Purtroppo alcune persone non hanno accesso alle cure in centri specializzati perché non sono arrivate ad una gravità di peso corporeo.
Questo può solo portare ad un peggioramento della condizione, in quanto la persona non si sente aiutata e questo può portarla ad aggravare una condizione già instabile. Stesso discorso non è corretto pensare che se una persona si stabilizza in una condizione di normopeso, significa che è guarita.

5) Da un Disturbo Alimentare non si guarisce mai

I disturbi alimentari non sono malattie croniche.
Il primo passo è prendere consapevolezza delle difficoltà e CHIEDERE AIUTO.
Rivolgiamoci a professionisti specializzati in Disturbi del Comportamento Alimentare e che lavorano in team.

Più la diagnosi è precoce, più aumenta la possibilità di guarigione.

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